Mettiamo che siete a spasso per El Raval, vi imbattete in un paffutissimo gattone bronzeo dall’aria massiccia e pacifica, e ispirati da questa scultura di Fernando Botero decidete di continuare il vostro percorso personale nel mondo dell’arte contemporanea.
E nel Raval di Barcellona, contemporaneità non significa sfarzo o frotte di turisti, ma voci di bottega, strade normali, gente comune ed echi di un passato operaio che ancora si riflettono nelle architetture del quartiere e a un certo punto, camminando, vi perdete a guardare i panni stesi sui balconi, girate l’angolo e BANG!
L’edificio e la piazza: un esempio di riqualificazione urbana
…Lo sguardo si è schiantato su una fortezza in vetro e acciaio smaltato di bianco, distrattamente sorvegliata da un fiero manipolo di ragazzi in skateboard che lambiscono in ronde acrobatiche la liscissima Plaça dels Angels.
foto di Richie Diesterheft via flickr
Siete davanti al Museu d’Art Contemporani de Barcelona e quasi tentati di dire che l’edificio firmato da Richard Meier non ha molto in comune con l’ambiente circostante, ma poi vi accorgete che si accosta senza troppi sforzi e con proporzioni rispettose al Convento dels Angels (utilizzato come sede alternativa per alcune mostre del museo) e al Centro de Cultura Contemporania de Barcelona.
La semplicità della facciata continua all’interno, dove il bianco (colore predominante nell’estetica di Meier) vi accompagna per tutte le gallerie e, controintuitivamente, ne determina i volumi.
La collezione del MACBA: il forziere dell’arte contemporanea nel cuore di Barcellona
È in questi ambienti inondati di luce che troverete le opere di Paul Klee, Basquiat e Roy Lichtenstein o le sculture aeree di Calder, e fotografie di Man Ray o Robert Frank.
Dalle avanguardie della seconda metà del Novecento, ai movimenti artistici del momento, del passato più prossimo, del futuro più imminente: quello che non sappiamo di arte contemporanea ce lo dice il MACBA, col suo tesoro di oltre cinquemila opere tra sculture, dipinti, ceramiche e video installazioni.
Cosa c'è da sapere prima di visitare il MACBA
Ce lo dice il MACBA, sì, ma a modo suo. La vastità della collezione non consente di esporre tutte le opere, quindi il problema di allestire una mostra permanente non si pone nemmeno.
I curatori preferiscono proporre esibizioni a rotazione, diverse per durata e contenuti, con l'intento di dare spazio e visibilità a un vasto numero di artisti e tendenze, provenienti sia da dietro l’angolo che dal Sudamerica o dal Medio Oriente.
Il MACBA si pone il compito di educare all'arte contemporanea chiunque se la senta di rischiare, di guardare attraverso la crepa di un muro, di esporsi a messaggi criptici, controversi o oltraggiosi, trasmessi (o celati) con mezzi espressivi non soliti.
- Al momento sono in calendario una retrospettiva sugli anni Ottanta intitolata Gelatina Dura, e la COL-LECCIÓ MACBA 31, un itinerario che esplora la tematica esperienza-tempo-conflitto attraverso una selezione delle opere custodite nel caveau. Le mostre qui hanno titoli come Nonument, o Forensic Architecture – Verso un’estetica investigativa, per dire...
I biglietti per visitare il Museo d'Arte Contemporanea di Barcellona
Essere comprensibile è l’ultimo dei problemi dell’arte contemporanea… una volta compreso questo, il solo rischio che davvero correte è quello di astrarvi per qualche ora dal mondo circostante e farvi una passeggiata tra gli ariosi corridoi bianchi, rinnovando o costruendo il vostro dialogo con l’arte.
Qualche curiosità per completare la visita
Il MACBA è anche un Centro Studi dotato di biblioteca, archivio e di un dipartimento di Conservazione, perché preservare l’arte per quando non sarà più contemporanea è un dovere e prevenire, si sa….
Al dipartimento, dobbiamo il restauro del poderoso murale di Keith Hering Todos juntos podemos parar El SIDA, che si vede fuori dal museo.