Eh sì, a Barcellona c’è anche un monte: si chiama Montjuïc, pullula di giardini ed è un’impareggiabile terrazza sul mare e sulla ciutat viella. Un promontorio pieno di attrazioni, naturali e non. Qui trovate il castello, il cimitero monumentale, il villaggio olimpico, musei di assoluto interesse, la Fontana Magica e tanto altro. Imperdibile.
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Informazioni
Montjuïc, dall’abbandono alla definitiva rinascita
Difficile definire il Montjuïc una montagna, o anche solo un monte. È alto, infatti, solo 173 metri. Tanto basta, però, per sovrastare l’intera Barcellona. Non a caso, è diventato uno dei simboli della città catalana, anche perché ne è uno degli angoli più suggestivi.
Si trova nella parte meridionale della città, a picco sul porto industriale. Un po’ fuori dalla ciutat viella, che, però, dalla sua vetta si distingue senza problemi. Il nome Montjuïc è legato alla remota presenza di un cimitero ebraico sulla montagna. Da qui, “Monte dei Giudei”; in catalano, Montjuïc. Altri, invece, sostengono che qui ci fosse un tempio dedicato a Giove; di conseguenza, “Monte Jovic” e, poi, “Montjuïc”.
Qualunque sia la vera origine del nome, è certo che, fino a pochi anni fa, il Montjuïc fu snobbato dai barcellonesi. Si accorsero delle “potenzialità” del monte solo nella prima metà del XX secolo. L’Esposizione Internazionale del 1929 ne favorì la riqualifica: si intervenne sul paesaggio, allora “trasandato”, e si predispose una rete di collegamento diretto con il centro di Barcellona. In pratica, fu “accolto” in città. Per poco, ahimè. Nuovo degrado ed ennesimo abbandono. Poi, in concomitanza con le Olimpiadi del 1992, il nuovo restyling. Questa volta, definitivo. Il Parc del Montjuïc tornò a splendere. Così come fa tuttora.
Le attrazioni del Montjuïc
Tante, tantissime le cose da vedere sul Montjuïc. Ma anche ai suoi piedi, nel territorio circostante il monte.
Il Castello del Montjuïc e il museo in itinere
Partiamo dalla vetta. Lì dove si trova il Castello del Montjuïc. Fu vecchia torre di guardia, poi trasformata, nel 169 in castello; quindi presidio militare per quasi due secoli e mezzo, prigione durante la Guerra Civile Spagnola e sede del Museo Militare fino al 2007.
Oggi ospita mostre ed esibizioni temporanee. C’è in progetto un museo sulla storia dei conflitti della città e del castello stesso, con un percorso che illustri anche i suoi aspetti biologici e geologici.
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L’interno, visitabile a pagamento, è interessante per la sua architettura militare, le sale e le vecchie prigioni.
I visitatori però, non ce ne voglia la storia, rimangono colpiti soprattutto dalla vista eccezionale su Barcellona. Il belvedere del castello del Montjuïc è punto di osservazione privilegiato. Ha solo un piccolo difetto: in estate chiude prima del tramonto. Dunque, vi converrà recarvi in uno degli altri belvedere.
I belvedere del Montjuïc: uno spettacolo a 360°
Il Montjuïc regala panorami unici su tutta Barcellona. Diversi gli angoli da cui godersi lo spettacolo.
Qui una lista. Sono elencati da quello situato più in basso a quello più in alto. Così che, nel caso vogliate improvvisare un itinerario, salendo o scendendo dal Montjuïc, avrete un percorso da seguire.
- Il Mirador dels Jardins de Miramar si trova in posizione ribassata rispetto alle altre panoramiche. Si trova vicino ai Giardini di Miramar e dà sul mare e sulla costa. Anche il porto è osservabile in ogni suo dettaglio.
- Quando si affaccia sul balcone del suo comune, un sindaco ha una vista perfetta sul suo paese. Almeno in teoria. Ecco perché il Mirador del Alcade, appunto “Belvedere del Sindaco”, è stato chiamato così. È posizionato sul versante del Montjuïc che arriva sino al porto, più in alto rispetto al Mirador dels Jardins. Perciò, si vede perfettamente tutta la costa. Ed è facilmente raggiungibile via funicolare o a piedi (circa 45 minuti).
- Risaliamo ancora un po’ e arriviamo al Mirador de Migda. Meno conosciuto degli altri, ma altrettanto suggestivo. E molto “ospitale”: i pini regalano preziosa ombra e c’è anche un piccolo bar, La Caseta, con tavolini, per un aperitivo speciale vista mare.
- Manca solo un belvedere: il già citato Mirador del castello de Montjuïc. Come detto, il punto più alto e spettacolare, perché da lì si vede tutta Barcellona.
I giardini del Montjuïc: isole di relax tra piante esotiche
I giardini del Parc si suddividono in Giardino Botanico, che conta oltre 2000 specie di piante, e Jardins Mossèn, dove troverete tantissime varietà di cactus (circa 800).
- Il Giardino Botanico si estende su 14 ettari e ospita piante provenienti da Paesi che hanno lo stesso clima di Barcellona: Australia, California, territori del Nord Africa, Canarie…
- I Jardins Mossèn Costa i Llobera, invece, occupano “solo” 6 ettari. Come accennato, ospitano piante grasse. Questo perché sono pensati per rappresentare le vegetazioni delle zone desertiche, subdesertiche, tropicali e montane.
- Non è finita qui: Giardino Botanico e Jardins Mossèn sono suddivisi in molteplici aree autonome. “Giardini nei giardini”. Tanti, differenti, pensati in ogni minimo dettaglio. Una continua lezione di biologia.
- Se avete tempo, prendetevi una giornata solo per i giardini. Potete studiarvi un tour di chilometri e chilometri, tra fiori, perle architettoniche e decorative, terrazze sulla città e isole naturali di silenzio e relax.
Il signorile cimitero di Montjuïc
La rapida espansione demografica del XIX secolo obbligò il Comune di Barcellona a costruire un nuovo cimitero. Fu scelta una vasta zona a sud-est del Montjuïc. Terminato nel 1883, il cimitero di Montjuïc, libero e gratuito, è un sito di grande interesse architettonico e artistico. Il complesso presenta diversi stili: moderno, realista, neogotico e neo-egizio. I molti borghesi e aristocratici del tempo, infatti, furono sepolti in tombe sfarzose e appariscenti, per sottolineare il proprio status sociale.
Poble Espanyol: il villaggio mosaico della Spagna
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Il Poble Espanyol si trova alle pendici del monte e fu costruito in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1929. È un vero e proprio villaggio, con palazzi, 117 in tutto, strade e piazze.
La sua particolarità sta nel fatto che gli edifici sono stati progettati seguendo stili architettonici differenti. L’intento era quello di mostrare le diverse tipologie di abitazione che si possono trovare nelle quindici comunità in cui è suddivisa la Spagna. Dunque, case tipiche della Castiglia piuttosto che dei Paesi Baschi, vie di chiaro stampo andaluso o le facciate in pietra della tradizione aragonese.
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La visita, che è a pagamento, è consigliata. Non c’è nulla che richiami la tipicità di Barcellona, ma è un’insolita curiosità. E ci sono bar, ristoranti e negozi.
Musei e collezioni imperdibili
Il Palau Nacional, che fu anche padiglione centrale dell’Esposizione Internazionale, si trova in Avenida dels Montanyans, vicino all’ingresso dei giardini. È un maestoso edificio in stile neo-barocco all’interno del quale si trova il Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC). Qui trovate oltre 250 mila pezzi provenienti da precedenti collezioni del Museo di Arte Moderna e del Museo di Arte di Catalunya. Si ripercorre la storia dell’arte locale, dalle origini a oggi, soffermandosi sui diversi stili che si sono alternati.
La Fondaciò Mirò, invece, si trova negli spazi dei giardini. Voluta dallo stesso artista, desideroso di regalare a Barcellona uno spazio che raccogliesse opere di arte contemporanea e importanti esposizioni, annovera più di 10 mila opere.
Il Pabellon Mies Van Der Rohe è chiamato semplicemente Padiglione di Barcellona. Ma porta il nome dell’architetto tedesco che lo progettò: Ludwig Mies van der Rohe. Il padiglione andò distrutto negli anni Trenta, poco dopo la sua costruzione. Fu ripreso negli anni Ottanta, seguendo lo stile dell’architetto: minimalismo, grandi vetrate, utilizzo di pietra e legno, linee geometriche. Ogni dettaglio, anche dell’arredamento interno, ha fatto la storia.
Fontana magica e zampilli “danzanti”
Nella piazza antistante al Palau Nacional, quello del MNAC, si trova la Fontana Magica, o, in spagnolo, la “Fuente Magica”. Questa è diventata una delle attrazioni più visitate di Barcellona. Perché non è una semplice fontana. Di sera, infatti, gli zampilli d’acqua si fanno colorati e “danzanti”. Si creano dei veri e propri spettacoli a ritmo di musica che durano circa 15 minuti e si ripetono ogni mezz’ora.
Anello Olimpico: lo stadio e la torre delle telecomunicazioni
La scelta del Montjuïc come sede del villaggio olimpico di Barcellona 1992 ha permesso al monte di tornare al suo splendore dopo anni di degrado. Alcuni degli impianti costruiti in occasione dei Giochi sono ancora presenti, racchiusi nell’Anello Olimpico. Qui trovate lo Stadio Olimpico Lluis Company, un mix di vecchio e nuovo che è stato anche “casa” dell’Espanyol, seconda squadra di Barcellona.
La Torre di Calatrava fu progettata dal famoso architetto e fu utilizzata come torre delle telecomunicazioni. Gli è stata data una forma particolare e pendente, sulla falsa riga della fiaccola olimpica di quell’edizione.
Infine, il Palau Sant Jordi: fiore all’occhiello della città, per bellezza strutturale (porta la firma di Isozaki) e importanza degli eventi ospitati. Molti appuntamenti sportivi di primissimo livello, ma anche concerti e manifestazioni di ogni genere.
Ristoranti e bar in una location esclusiva
Il Parc del Montjuïc ha ristoranti e punti ristoro, ma i prezzi non sono molto convenienti. Si paga l’esclusività della location.
Ecco alcuni suggerimenti per quanto riguarda ristoranti veri e propri: all’interno del Giardino del Mossèn trovate il lussuoso Evento Esferic; nella zona del Mirador del Poble Sec, il Miramar, con la sua bellissima vista, e il Martinez, specializzato in cucina mediterranea; nel Jardin de Laribal, immerso nel verde, il La Fonte del Gat.
Sono tutte alternative valide ma, come accennato, bisogna mettere in conto, letteralmente, una spesa piuttosto sostenuta.
Sparsi qua e là per il monte, troverete anche diversi bar. Belli e accoglienti. Soprattutto, corredati da un panorama invidiabile. Da segnalare La Caseta de Migdia e il Chill Out Montjuïc, proprio di fronte al mare e vicino al Mirador de Montjuïc. Per un aperitivo il primo; più adatto a un the caldo il secondo.
- Un consiglio da amico: meglio portarsi un pasto al sacco. Per salvaguardare le finanze, ma anche perché il Parc del Montjuïc è il posto adatto per un pic-nic nella natura.
Visitare il Montjuïc
A questo punto avete a disposizione tutte le informazioni per organizzare al meglio la vostra visita al Montjuïc. Le attrazioni sono numerose, dunque conviene riservarsi una giornata intera. O, perlomeno, un pomeriggio pieno. Un tour del parco, infatti, può prendere diverse ore. Tutto sta alla vostra curiosità. Potete visitare il castello, perdervi tra i tanti giardini e i belvedere. E in un attimo sarà già sera.
Tour organizzati
Se a un itinerario fai-da-te preferite un tour organizzato, date un’occhiata QUI; ci sono attività di tutti i tipi, eccone una selezione:
- Tour di mezza giornata tra la città vecchia e il Montjuïc
- Giro che termina sul monte dopo una pedalata in centro
- Oppure, visite dei vari quartieri, monte compreso, in Vespa
Un ventaglio infinito di occasioni, per un angolo di Barcellona dalle infinite bellezze.
Come arrivare sul Montjuïc
Tanti i mezzi pubblici (esistono parcheggi nel caso siate con auto privata) per arrivare ai piedi del monte.
Cominciando dai bus, linee 150 e 55, che fermano nelle vie attorno al Parc e nelle zone del Poble Espanyol e dei diversi giardini. In pratica, passano vicino ai principali punti d’interesse.
Così come il bus hop-on hop-off, che non può non fare tappa anche la Montjuïc.
In alternativa, la Funicolare del Montjuïc, che vi lascerà in Avinguda Miramar. È economica, ecologica e integrata con la rete della metropolitana. Difatti, la potete prendere alla fermata Paralel, senza l’obbligo di acquistare un apposito biglietto.
Cabinovia per salire fino in cima
Una volta giunti alle pendici del Montjuïc, toccherà scegliere il modo migliore per salire sino in vetta.
La cabinovia vi porterà, via teleferica, sino alla cima. È sospesa in aria e vi permette di guardare tutta la città dall’alto. Un’esperienza suggestiva e divertente. Fa tappa al Parc, al Miramar e al Castello. Dunque, senza alcuna fatica, sarete nel punto più alto. Per evitare code e inutili attese, meglio comprare il biglietto in anticipo.
Il Montjuic in e-bike
Il Montjuïc è attraversato da strade che postano sino in vetta, o quasi. Dunque, percorribili con mezzi privati. Una gita in macchina, però, poco si addice alla bellezza del paesaggio. Meglio, semmai, farsi una pedalata.
- La e-bike potrebbe essere la soluzione più suggestiva: veicolo elettrico, eco-friendly, divertente e perfetto per attraversare giardini e spazi naturali. Il noleggio è comodo ed economico.
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