Tra il moderno Eixample, il verde Parc de la Ciutadella e la vivace Barceloneta, sorge El Born, un piccolo quartiere nel distretto della Ciutat Vella, la città vecchia di Barcellona. Storicamente chiamato La Ribera, il quartiere ha vissuto una recente riqualificazione urbana che lo ha trasformato in uno dei quartieri più alla moda della capitale catalana.
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Informazioni
El Born a Barcellona: una veste nuova per un quartiere dall’anima antica
Ristoranti creativi, stilosi cocktail lounge e boutique di design: tutto ciò che c’è di più cool in città si trova qui! Quindi abbandonate la turistica Rambla e lasciatevi ispirare andando a zonzo tra le stradine medievali del Born. Potete anche arrivare comodamente in metro, scendendo alle fermate Jaume I o Urquinaona sulla linea gialla L4.
Da La Ribera a El Born
Un tempo chiamato La Ribera, questo quartiere era il centro economico di Barcellona tra il XIII e il XV secolo, quando i mercanti fecero costruire grandi palazzi. Frequentato da pescatori, mercanti, artigiani, viaggiatori e artisti di ogni sorta, il quartiere accoglieva feste popolari, processioni religiose e tornei medievali.Born, in catalano, vuol dire appunto torneo.
Nel tempo il quartiere ha conservato la sua anima ribelle. È qui infatti che nacquero le rivolte sociali e i movimenti politici dei lavoratori, dagli anarchici ai nazionalisti catalani. Oggi nel quartiere medievale convivono architettura gotica e moderna, antiche basiliche e palazzi modernisti, eleganti tapas bar e divertenti locali notturni. Così passeggiando tra intime piazzette, giardini privati e stradine nascoste sembra di stare un po’ a Soho, un po’ a Covent Garden o a Notting Hill in questa Barcellona cosmopolita.
Quartiere El Born (la Ribera): Cosa vedere?
Percorrete l’alberato Passeig del Born, il cuore del quartiere, verso sud-ovest fino alla basilica di Santa Maria del Mar, una delle chiese gotiche più belle di Barcellona.
Cattedrale di Santa Maria del Mar, il gioiello del Born
Costruita nel XIV secolo, la chiesa di Santa Maria del Mar stupisce tutti i passanti da secoli, per l’armonia e la semplicità della sua architettura, compreso Ildefonso Falcones che qui ha ambientato il suo best-seller "La Catedral del Mar".
Giganti pietre portate in spalla dalle cave del Montjuïc servirono per la costruzione della chiesa portata a compimento in soli 54 anni.
Dalla facciata severa, la basilica sorprende per le grandi e luminose navate e per l’assenza delle ricche decorazioni delle altre chiese gotiche. Controllate la programmazione dei concerti se vi interessa la musica classica e barocca.
Unitevi a un tour guidato per avere maggiori informazioni, tra questi potete anche scegliere il tour delle torri e delle terrazza. Vi apetta una vista a 360° su Barcellona!
Visitate il Mercat del Born, una enorme struttura in vetro e legno del 1876, che oggi accoglie il Centro Culturale e della Memoria del Born, conosciuto anche come Born CCM, dove troverete interessanti mostre. Se invece volete visitare un vero mercato andate al Mercato di Santa Caterina dal tetto ondulato, ricoperto da 325.000 piastrelle in ceramica di oltre 60 colori differenti.
Proseguite la passeggiata in carrer de Montcada, la via borghese per eccellenza della Barcellona tra il XV e il XVI secolo, che prende il nome dalla famiglia aristocratica del 1300 che qui fece costruire nobili palazzi. Il carrer de Montcada è diventato così un complesso monumentale che riunisce gli storici palazzi, oggi trasformati in gallerie e musei.
Esplorate questi splendidi palazzi che ruotano attorno a cortili centrali attraverso scalinate ed arcate. Vedrete palazzi medievali come il Palazzo Aguilar, il Palazzo Meca e il Palazzo del Baró de Castellet, sedi del Museo Picasso, ma anche rinascimentali come il Palazzo dels Cervelló, o barocchi come il Palazzo di Dalmases.
Museo Picasso, non solo per veri appassionati
Non potete lasciare i palazzi di carrer de Montcada senza aver visto il Museo Picasso, il più visitato di Barcellona. Il museo raccoglie una delle più vaste collezione di opere dell’artista spagnolo, nato a Malaga ma trasferitosi nel 1895 con la famiglia a Barcellona.
La collezione permanente conta oltre 4.000 opere che ripercorrono la carriera di Picasso dai suoi inizi al periodo blu.
Il museo però rimane il punto di riferimento per capire le opere di Picasso durante i suoi anni formativi trascorsi nella città catalana. Da non perdere Las Meninas, la sola serie completa dell’artista raggruppata nella sala 13. Consigliamo di prenotare online la visita in modo da saltare la fila alla biglietteria del museo, di solito molto affollato.
TOUR PER VISITARE IL MUSEO PICASSO A BARCELLONA
A pochi passi dal Museo Picasso, troverete il Museo della cioccolata se siete in giro con figli piccoli stufi di arte e cultura. Una buona sosta per golosi di ogni sorta.
Per i più curiosi del passato medievale di Barcellona, proseguite lungo carrer de Montcada, e dopo aver attraversato carrer de la Princesa, raggiungerete una piazzetta dove si trova la cappella di Marcús, un eremo romanico del XII secolo che pochi conoscono.
Palau de la Música Catalana, gemma dell'architettura modernista
Imperdibile gemma del Born è sicuramente il Palau de la Musica. La sala da concerti disegnata dall’architetto Lluís Domènech i Montaner e inaugurata nel 1908, è un capolavoro del modernismo di Barcellona, il tempio del rinascimento catalano.
Già dall’esterno il Palau de la Musica mostra tutto il suo splendore: la facciata è ornata da mosaici, capitelli floreali e sculture che rappresentano la musica popolare catalana.
Così passeggiate tra il foyer e il ristorante per ammirare le colonne risplendenti di lustrini. Infine, accomodatevi nell’auditorium e alzate la testa: una cupola di vetrini blu e dorati brilla come un cielo stellato sopra di voi. L’esperienza è concessa solo a chi assiste a un concerto, vivamente consigliato, o a chi prenota una visita guidata che dura 55 minuti.
Consiglio: Se volete ottimizzare i tempi e non stressarvi con l’organizzazione del percorso unitevi a un tour guidato a piedi o in bicicletta di El Born.
Dove fare shopping a El Born
Dopo aver visitato i principali luoghi di interesse del Born vi meritate un po’ di relax tra caffè, negozi o semplicemente andando a zonzo per le vie del quartiere. Storicamente El Born è il quartiere commerciale della città, come ricordano alcune sue stradine come carrer dels Sombrerers (la via dei cappellai) oppure carrer dels Argenters (la via degli argentieri).
Se uscendo dal Museo Picasso passate da carrer Sombrerers, ricordatevi che al numero 23 c’è Casa Gispert, uno dei più antichi alimentari di Barcellona, aperto nel 1851. Un emporio con prodotti provenienti da tutto il mondo che si conserva ancora intatto come un museo. Oggi l’attenzione però è rivolta ai prodotti locali e biologici. Date uno sguardo al retrobottega dove ancora si arrostisce il caffè.
Al numero 1 della stessa Carrer Sombrerers troverete, invece, la Galeria Principal Sombrerers, una galleria minimalista tenuta da una simpatica inglese, Lucina Fearon. Fateci un salto se volete avere un’idea dell’arte d’avanguardia di Barcellona. La galleria inoltre è specializzata in stampe e litografie realizzate da giovani artisti emergenti, quindi a prezzi ragionevoli.
Se invece siete amanti di vintage andate da Las 40 Ladronas, in Carrer Esparteria 17: è la boutique di due giovani designers che danno nuova vita a vestiti di seconda mano. Entrate anche solo per vedere le due donne dietro le loro macchine da cucire tra pile di vecchi vestiti e stoffe di ogni genere.
Enologi e appassionati di vini, invece, dovrebbero conoscere Vila Viniteca, in Carrer dels Agullers 7. È una delle vinoteche di Barcellona con la più grande selezione di vini che tappezzano le pareti. Vedrete i commessi arrampicarsi su alte scale per arrivare a prendere le bottiglie sugli scaffali più in alto. Passateci il sabato mattina quando ci sono degustazioni gratuite di vini catalani.
Se cercate belle borse e scarpe in pelle correte da BF by Beatriz Furest che unisce tradizione artigiana catalana e design. Tutto quel che vedete è disegnato e prodotto a Barcellona. Se poi girando per le vie del Born vi dovesse venir voglia di quel tocco chic parigino allora andate da Coquette in carrer del Bonaire, 5: boutique minimalista che elogia uno stile femminile, rilassato con quel non so che di francese.
La Comercial Hombre, carrer del Rec 75, invece è la boutique giusta per lei e per lui, dove ritrovarsi poi insieme a scegliere oggetti per la casa. Le appassionate di bijoux, invece, non devono perdere Helena Rohner, carrer de l'Espaseria, 13, la designer di gioielli più famosa di Spagna. L’argento predomina e spesso si combina con legno, vetro o ceramica sui toni del blu, del verde e del giallo. Accessori originali a prezzi contenuti.
Altrimenti entrate da Studiostore, negozio, galleria e spazio espositivo aperto dall’architetto e designer Lafede (Federica Sandretti). Nella sezione “made in Barcelona” potreste trovare qualcosa da portare in regalo a casa, molto più originale dei soliti souvenir.
Altrimenti se volete continuare a passeggiare, avete il mare o il Parc de la Ciutadella a pochi minuti dal Born.
Dove mangiare a El Born: tapas bar e altre cucine
Per una sosta gourmet nel cuore del Born avrete vasta scelta.
In cerca di tapas nel quartiere El Born a Barcellona?
Se siete in cerca di tapas non perdete Cal Pep, plaça de les Olles 8, tapas bar sempre affollato ma vale la pena sgomitare per le sue delizie: vongole e prosciutto, calamari, bianchetto e gamberi, oppure la classica tortilla. Oppure Euskal Etxea, placeta de Montcada 1, propone tapas basche come pintxos da accompagnare a txakoli, vino bianco basco.
Il Bar del Pla in Carrer de Montcada 2, invece, è un altro tapas bar dove vengono servite i piattini tradizionali spagnoli tra piastrelle, un soffitto a volta e tante bottiglie di vino alle pareti. Se però volete andare sul sicuro, El Xampanyet, sempre nella carrer de Montcada è conosciuto per le migliori tapas del quartiere.
Se volete un tapas bar diverso e frequentato dai locali, andate all’Espai Mescladís, carrer dels Carders, 35, impegnato a promuovere opportunità per le persone con difficoltà di accesso al mercato del lavoro e i cui diritti umani non sono garantiti. O ancora tapas creative a Casa Lolea, carrer de Sant Pere Més Alt, 49: una taverna tipica dal design moderno dove assaggiare piatti originali da accompagnare a una buona sangria.
Altri indirizzi dove mangiare ad El Born...
Casa Delfín, Passeig del Born 36, è un’ottima idea per un pranzo catalano: iniziate con i peperoni del padrón, passate a un suquet de los pescadores, stufato di pesce tradizionale catalano, o agnello arrosto con timo e rosmarino.
Per una cucina internazionale andate da Atril in carrer dels Carders, 23. Scoprirete come le patatas bravas possono star bene vicino a un filetto di canguro o a delle moules-frites (cozze e patatine fritte). Nei giorni di bel tempo prendete posto in piazzetta.
Se cercate un posto più raffinato scegliete Elsa y Fred, carrer del Rec Comtal 11, che prende il nome dal film argentino. In questo salotto con camino, poltrone in pelle e lampade rétro potrete degustare tapas gourmet, dolci seducenti e ottimi cocktails. Occhio al brunch nel weekend.
Se poi siete in vena di cucina giapponese rivisitata da uno chef brasiliano provate Nakashita, carrer del Rec Comtal, 15. En Aparté, carrer de Lluís el Piadós, 2, è il giusto bistrot francese che cercate, Le Cucine Mandarosso, carrer de Verdaguer i Callís, 4, se proprio avete bisogno di una cena italiana a Barcellona.
E non dimenticate di passare dalla Pastelería Hofmann, carrer dels Flassaders, 44, per i migliori croissant di Barcellona o uno dei favolosi gâteaux per finire la giornata in dolcezza.
Bar e locali nel quartiere El Born
- Per iniziare la serata sorseggiate un vermouth come veri locali all’Antic Teatre, un centro culturale in un antico teatro riaperto nel 2003 da un gruppo di artisti. Consigliato ai radical chic.
- Per un buon mojito o un buon brunch andate all’Alsur Café, in plaça de Sant Cugat, o allo storico Pitin bar in Passeig del Born. Ottimi i cocktails al Bar Sauvage, Passeig del Born, 13. Se vi siete stancati del troppo design e cercate un autentico bar del quartiere, andate da Casa Paco, carrer d'Allada Vermell, 10.
- Per movimentare quell’aperitivo tra amiche, Quillo bar, carrer del Rec Comtal, 2, per tapas, rumba y flamenco.
- Per una serata diversa aprite la porta in legno del grande frigo e vi ritroverete in Paradiso, carrer de Rera Palau 4: uno speakeasy grande quanto un guardaroba dove gustare pastrami sandwiches e ottimi cocktail come ai tempi del proibizionismo.
- Oppure andate al Miramelindo, vecchio bar del quartiere conosciuto per i suoi mojitos e per le sue serate cubane, funk o anni ’80. Se siete amanti della salsa, il mercoledì è la serata per voi. Oppure proseguite a El Bonbón, carrer de la Merce, 13 bis.
- Per chi cerca un locale con una buona selezione di musica funk, soul e latina, andate al Marula Café, carrer dels Escudellers, 49. Per gli animi indie il Magic Club, Passeig de Picasso, 40, vi attende con pop anni '80, soft rock e classici disco dance.
E i vostri posti preferiti a El Born? Consigliateceli in un commento all’articolo.
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