«La vacanza a Barcellona me la sono proprio goduta. Una città allegra, variopinta e…assediata dai turisti!». Così la nostra amica e viaggiatrice Elisabetta ci racconta la sua esperienza nella stupenda Barcellona.
“Buongiorno a tutti, ho alloggiato in un appartamento in Calle Padilla, una zona molto comoda; 7 minuti circa dalla stazione "Alfons X" della Metropolitana e 5 minuti dagli autobus che, per raggiungere le mie mete giornaliere, ho utilizzato di più rispetto alla metro perché mi piace vedere dove vado e rendermi conto di come è strutturata la città. Per i trasporti ho acquistato la Hola BCN Card valida per 5 giorni: molto utile e conveniente considerando i tanti spostamenti che effettuavo tutti i giorni. Non ho mai preso taxi, neppure da e per l’aeroporto».
Biglietti in anticipo e giornata pianificata
Ho cercato di comprare in anticipo i biglietti delle attrazioni che intendevo visitare per evitare le code e così sono riuscita ad organizzarmi un po’ le giornate, distribuendo le visite ai musei nei vari giorni (Casa Battlό, La Pedrera, Sagrada Familia, Palau de la Mùsica Catalana). Un aspetto molto positivo da sottolineare è l’ottima organizzazione appunto negli spostamenti e servizi turistici, come ad esempio un comodo deposito bagagli in centro. La notte del ritorno (avevo aereo alle 6 di mattina) abbiamo preso un semplice autobus alle 00:30 da Plaça de Catalunya e siamo andati tranquillamente in aeroporto. Anche l’aerobus è frequente e comodo, ma costa qualcosa di più, e volendo risparmiare, si può tranquillamente andare con l’autobus di linea».
Scarpe comode e camminare...
«A mio avviso è affascinante semplicemente camminare per i vari quartieri; quindi scoprire passo dopo passo il Barri Gòtic, la Rambla del Raval, Quartiere Gràcia, il Born, Montjuïc...poi non ricordo più, mi sono semplicemente persa tra le strade. Non nomino i luoghi più battuti tipo Rambla, Boqueria o la Cattedrale e non faccio commenti se non che questi posti avvolgono il turista in uno stupore continuo. Pensare che mentre camminavo mi sono sempre sentita sicura, come a casa, o in un luogo familiare e mai ho avuto il pensiero che potesse accadermi qualcosa di pericoloso; pensiero che invece mi aveva sfiorato prima di partire, per quello che questa “capitale” rappresenta».
Caso Battlo e Palau de la musica Catalana: emozioni uniche!
«Tra le visite agli interni che avevo programmato e di cui avevo comperato il biglietto, la più emozionante per me è stata quella al Palau de la Mùsica Catalana, forse perché ho potuto fare la visita guidata in italiano. Me l'aveva consigliato un caro amico e l’atmosfera dentro questo edificio raffinato è unica: sembra davvero di vivere un momento magico, inondati nella sala di questo teatro dalla luce che filtra dall’alto, tra preziosi vetri e decorazioni, immaginando il suono della musica. Altro luogo affascinante è Casa Batllό: da non perdere e nulla da aggiungere a quello che tutti dicono (secondo me dovrebbero rallentare un po’ gli accessi dei turisti, dal momento che le stanze della casa non sono grandissime e non si riesce a gustarne la bellezza con un po’ di tranquillità, perché senti sempre "premere" qualcuno).
Qualche dritta culinaria
Bellissimo camminare fino alla Barceloneta: qui ho cenato in un luogo che aveva buone recensioni ed un’ottima paella: Meson Barceloneta. A proposito di ristoranti, anche quello super gettonato in Plaça Reial, con la coda fuori, mi è piaciuto, credo fosse Les Quinze Nits. Bella Plaça Reial, una piazza da scoprire, che si apre inaspettata se sai curiosare mentre passeggi lungo una via dritta».
I must di una vacanza: audioguida e macchina fotografica
«Come consiglio mi sento di dire che per me i luoghi hanno senso se mi vengono spiegati (purtroppo sono una guida turistica!): per la Sagrada Familia è assolutamente necessaria la visita dell’interno, meglio se con audioguida, altrimenti sembra solo un “castello di sabbia”. Consiglio di non andare al Parc Güell senza avere prenotato il biglietto online. Purtroppo mi rammarico di non essere riuscita a fare molte cose, o vedere altri posti, ma comunque ho seguito le mie priorità/esigenze. Avrei voluto fare qualche visita guidata in centro a piedi o usufruire dei comodissimi bus turistici con spiegazione a bordo in tutte le lingue, vedere il Museo Picasso (ho visitato quello di Mirò), prendere le biciclette e pedalare, ma avendo con me due sedicenni più interessate allo shopping ho cercato di non appesantire la loro vacanza. Sono tutti suggerimenti che mi do per un prossimo viaggio!
Non mi sento di dare grandi consigli, perché ognuno viaggia a proprio modo e secondo le proprie inclinazioni, però non bisogna dimenticare la macchina fotografica; in estate la città si presta a tante foto e a me è rimasto il ricordo di mille colori e allegria».